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The Nails Lookbook | Unghie e Nail Art

Scopri tutto quello che devi sapere sulle cuticole per eseguire una manicure corretta e sicura

TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE SU MANICURE E CUTICOLE
Bellezza foto creata da freepik - it.freepik.com


La realizzazione di una buona manicure è il primo step per una corretta applicazione dei prodotti e per ottenere un risultato pulito e duraturo nel tempo. Una buona manicure prevede un appropriato trattamento delle cuticole e, arrivati a questo punto, so già cosa ti stai chiedendo:

Le cuticole si possono tagliare oppure no?

Per rispondere correttamente a questa domanda è bene fare un piccolo ripasso di anatomia dell'unghia.

DIFFERENZE FRA EPONICHIO E CUTICOLE

Per effettuare una manicure corretta e senza rischi è necessario concentrarsi sulla differenza fra eponichio e cuticola. In questa foto la distinzione è molto evidente:


eponichio e cuticola


L'eponichio è il bordo liscio di cute del dito che si trova nella parte prossimale dell'unghia e che ne ricopre la radice. È particolarmente resistente e aderisce in modo perfetto alla lamina ungueale, tanto che questa – crescendo – ne "trascina" un sottile strato con sé, formando la cuticola. 
L'eponichio è un tessuto cutaneo vivo e irrorato da vasi sanguigni, la cuticola al contrario è una sottile membrana cheratinizzata, priva di vita. 

L'eponichio svolge una importantissima funzione di protezione della matrice e del letto ungueale dagli agenti esterni, allergeni e patogeni è per questo motivo che non deve essere danneggiato in nessun modo. 
Al contrario, le cuticole possono essere rimosse dopo essere state sollevate dalla lamina ungueale.

Quindi la risposta alla domanda è... Sì, le cuticole si possono tagliare!

Guarda il video:

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Un post condiviso da Federica | The Nails Lookbook (@thenailslookbook)

Che cosa sono i mediatori di aderenza? A cosa servono e come si usano? Scopri tutto quello che devi sapere sui mediatori di aderenza.

PERCHE IL GEL SI SOLLEVA? LE CAUSE PRINCIPALI E COME RIMEDIARE
Mano foto creata da cookie_studio - it.freepik.com

I mediatori di aderenza (anche detti promotori di adesione) sono dei prodotti specifici che vengono applicati sull'unghia naturale prima di procedere alla ricostruzione, all'allungamento o all'applicazione dello smalto semipermanente. Lo scopo dei promotori di aderenza è quello di favorire o aumentare l'adesione del prodotto (gel, acrilico, smalto semipermanente) alla lamina ungueale.

Non tutti i mediatori di aderenza sono uguali, ne esistono diversi tipi che svolgono funzioni diverse.

In linea generale possiamo dividerli in 2 gruppi: primer e bonder.

MEDIATORI DI ADERENZA

PRIMER

1. ACIDO METACRILICO

È una sostanza che si comporta come una calamita tra prodotto e lamina ungueale, un primer molto potente ma altrettanto pericoloso per le sue proprietà corrosive (crea dei veri e propri solchi sulla lamina per aumentarne la superficie e far sì che il prodotto si aggrappi saldamente).

2. DISIDRATANTE

Il disidratante (a volte chiamato anche nail prep) rimuove ogni residuo oleoso dallo strato più esterno della lamina ungueale, favorendo così l'adesione dei prodotti successivi. È un buon alleato nella fase di preparazione dell'unghia e non danneggia in alcun modo la lamina ungueale, la sua efficacia è solo temporanea quindi è consigliabile applicarlo su un'unghia alla volta subito prima di applicare il prodotto successivo.

BONDER

1. BONDING GEL E BASE GEL

Il bonding gel e il base gel funzionano allo stesso modo, entrambi creano uno strato adesivo sulla lamina che favorisce l'adesione dei prodotti applicati successivamente. Funzionano esattamente come il nastro biadesivo.

2. BILANCIATORE DI PH

A differenza del disidratante, il bilanciatore di ph non elimina i residui oleosi ma ne previene la formazione innalzando il ph dell'unghia naturale. È un prodotto principalmente indicato per prevenire i sollevamenti.


PRIMER NON ACIDO

Il primer non acido lo possiamo definire un prodotto ibrido, che si posiziona nel mezzo dei 2 gruppi. Da un lato - esattamente come il bonder - si comporta come un nastro biadesivo fra lamina ungueale e prodotto, dall'altro contiene comunque acidi, ma meno aggressivi e corrosivi dell'acido metacrilico.

COME SCEGLIERE IL GIUSTO MEDIATORE DI ADERENZA?

La scelta del prodotto più adatto si basa su tanti fattori, primo fra tutti la condizione dell'unghia naturale. La scelta si effettua anche in base al tipo di prodotto da applicare e quindi anche in base alla durata della manicure. Non c'è una regola o una ricetta perfetta, per questo ti consiglio di procedere con dei test per capire innanzitutto se hai davvero bisogno di usare un mediatore di aderenza (si tratta di uno step facoltativo) ed eventualmente qual è quello più giusto per te e per le tue unghie. 

RICORDA

  • La rimozione della manicure potrebbe risultare più difficoltosa quando si utilizzano i mediatori di aderenza. Valuta quindi se è davvero necessario utilizzarne uno.
  • Attieniti sempre alle indicazioni del produttore e non mischiare prodotti che fanno parte di sistemi di ricostruzione diversi
  • Evita il contatto con gli occhi e con la pelle e utilizza sempre poco prodotto

Che cos'è il il gel costruttore? A cosa serve e come si usa? Scopri tutto quello che devi sapere sul builder gel.

builder gel


Il builder gel (chiamato anche gel costruttore o gel modellante) è il prodotto che viene usato per rinforzare il corpo ungueale e per effettuare la ricostruzione e l'allungamento delle unghie. Come ogni altra resina fotoindurente polimerizza in lampada UV.

L'applicazione del builder gel è uno step fondamentale della ricostruzione unghie perché è con questo prodotto che viene definita la forma, la lunghezza e - soprattutto - la struttura dell'unghia.

A differenza della copertura dell'unghia con smalti semipermanenti infatti, con il builder gel è possibile creare la la cosiddetta "bombatura" dell'unghia, cioè uno spessore di prodotto maggiore posizionato in corrispondenza del punto di stress che garantisce una manicure duratura e resistente.

Esistono molti tipi di builder gel e si differenziano per densità, formulazione e colore.

LA DENSITÀ

TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE SUL BUILDER GEL


Il builder gel è un prodotto molto versatile che può avere diverse densità. In genere il grado di viscosità del gel è indicato sulla confezione ed è espresso da una scala numerica che va da 1 a 5.

Bassa viscosità (1): è un builder gel fluido, altamente autolivellante ma per questo anche difficile da modellare perché necessita di una certa velocità nella lavorazione per evitare che coli. La sua consistenza lo rende perfetto per una semplice copertura dell'unghia perché richiede una limatura minima.

Alta viscosità (4 o 5): è un builder gel perfetto per realizzare un allungamento delle unghie con le cartine e per creare le lunghezze e le forme più estreme. Non è un prodotto autolivellante e per questo non cola, è possibile quindi lavorare su più unghie con calma prima di procedere alla polimerizzazione. Va lavorato con attenzione per evitare la creazione di bolle d'aria.

Media viscosità (2 o 3): è un builder gel che si posiziona a metà fra i primi due tipi. Ideale per le coperture dell'unghia naturale o per estensioni di media lunghezza. Un builder gel di media viscosità è abbastanza autolivellante da permettere una lavorazione semplice, ma anche abbastanza viscoso da impedire che coli.

FORMULAZIONE

In base alla loro formulazione i builder gel prevedono 3 diversi sistemi di ricostruzione:

Monofasico: questo metodo prevede l'utilizzo di un unico gel che racchiude tutte le funzionalità, e cioè base gel, builder gel e gel sigillante. Lo stesso prodotto assicura quindi l'adesione all'unghia naturale, la costruzione della corretta struttura e la sigillatura finale.

Bifasico: il metodo bifasico prevede l'utilizzo di un gel 2 in 1 che funziona sia come un base gel che come un builder gel.

Trifasico: prevede l'utilizzo di un gel base, di un gel builder e di un gel sigillante. Questo metodo può sembrare meno conveniente rispetto ai precedenti ma resta comunque il mio preferito in termini di qualità e durata della ricostruzione.

Una formulazione degna di nota è quella dei cosiddetti fiber builder gel, dei gel arricchiti con fibre di vetro particolarmente adatti ad unghie deboli o onicofagiche.

COLORE

builder gel
Gel Thickso by mesaudanailpro.it

I builder gel sono disponibili nel classico colore trasparente (detto clear) ma anche in versioni colorate, belle esteticamente e talvolta anche utili anche a correggere discromie del corpo ungueale.

I builder gel colorati vengono chiamati cover nelle diverse tonalità nude vengono detti camouflage e sono concepiti per le coperture dell'unghia e per le ricostruzioni classiche e con muretto. I toni rosati risultano gradevoli sulle carnagioni chiare, quelli del pesca sulle carnagioni olivastre e più scure.

Con i builder gel milky infine è possibile anche realizzare nail art di tendenza come il babyboomer.

Le lampade UV per unghie sono davvero apparecchi pericolosi? Due studi scientifici a confronto

FALSI MITI SULLE UNGHIE: LE LAMPADE UV PER UNGHIE SONO PERICOLOSE?


Quello della presunta pericolosità della luce UV emessa dalle lampade per unghie è un argomento controverso sul quale penso sia importante fare chiarezza.

Esistono diversi articoli su blog e magazine online nei quali la luce UV prodotta dalle lampade per unghie viene descritta come una cosa pericolosa che può contribuire allo sviluppo di tumori della pelle.

Ma è davvero così?

Nel tempo sono stati effettuati diversi studi da parte di scienziati e medici, fra questi spicca di certo quello ad opera delle dottoresse Deborah F. MacFarlane e Carol A. Alonso dal titolo "Occurrence of Nonmelanoma Skin Cancers on the Hands After UV Nail Light Exposure", ovvero "Presenza di tumori della pelle (non melanomi) sulle mani dopo l'esposizione alla luce UV per unghie". 

Lo studio di MacFarlane e Alonso

Sulla base della correlazione fra le lampade abbronzanti e il potenziale sviluppo di tumori della pelle, la MacFarlane e la Alonso hanno analizzato i dati raccolti su 2 pazienti che hanno sviluppato tumori della pelle (non melanomi) sul dorso delle mani.

Il fatto che le due pazienti in questione fossero in salute, che non avessero casi di tumore della pelle in famiglia e che entrambe si fossero sottoposte a manicure in gel durante la loro vita è bastato a far arrivare le due dottoresse alla conclusione che la luce UV delle lampade per unghie è la sorgente di un'alta dose di raggi UV-A e che può essere un fattore di rischio determinante nello sviluppo di un tumore non melanoma della pelle.

Non sono un medico e non spetta a me giudicare l'attendibilità e la veridicità di questa conclusione, tuttavia l'esiguo campione statistico sul quale la teoria si basa e il fatto che riporta alcuni dati sugli apparecchi UV errati sono motivi più che sufficienti per spingermi ad indagare oltre, e non sono stata la sola a pensarla così.

Lo studio di Schoon, Bryson e McConnell

A screditare lo studio della MacFarlane e della Alonso ci hanno pensato 3 big della nail industry, Doug Schoon, Paul Bryson e Jim McConnell, te li presento:

Doug Schoon è un chimico, scienziato e docente di fama internazionale con 20 anni di esperienza come ricercatore scientifico nel settore delle unghie. Esperto nello sviluppo di prodotti UV, è l'autore di diversi libri e di molti articoli pubblicati sulle più prestigiose riviste di settore.

Paul Bryson è un chimico, a capo del reparto di ricerca e sviluppo di OPI e sviluppatore di prodotti in gel e di sistemi acrilici per cosmetici unghie, restauri dentali e parti elettroniche.

Jim McConnell, anche lui chimico, è il presidente della McConnell Labs, produttore del brand americano di prodotti per unghie Light Elegance. Da 12 anni lavora nel settore formulando sistemi UV sempre più performanti e come collaboratore per diverse riviste dedicate.

I tre scienziati hanno deciso di verificare i fatti riportati dalla MacFarlane e dalla Alonso avvalendosi di un laboratorio indipendente (il Lighting Science Inc.) che ha testato diversi modelli di lampade per unghie per misurare esattamente le emissioni di raggi UV-A e UV-B prodotti da questi apparecchi e per compararle alla luce naturale del sole.

Come si è svolto il test?

Per il test sono stati utilizzati apparecchi comuni e con il più elevato output di raggi UV possibile, e cioè una lampada con 4 bulbi da 9 watt (totale 36 watt, la classica lampada che tutti conosciamo) e una con 2 bulbi da 9 watt. Gli apparecchi testati erano nuovi e perfettamente funzionanti. 

Per misurare le emissioni di raggi UV-A e UV-B sono stati posizionati dei sensori UV all'interno degli apparecchi; gli stessi sensori sono stati poi utilizzati per misurare le emissioni UV-A e UV-B della luce naturale del sole al fine di effettuare un confronto.

Nei test eseguiti da Lighting Science sono stati utilizzati apparecchi in grado di misurare le radiazioni UV-A e UV-B in termini di milliwatt per cm² (mW/cm²), e cioè quanta luce colpisce ogni singolo cm² di pelle.

Risultati dei test e conclusioni

LAMPADE UNGHIE
Mano foto creata da javi_indy - it.freepik.com

1. I raggi UV-B emessi dalle lampade per unghie sono meno di quelli presenti nella luce solare naturale. 

I bulbi utilizzati nelle lampade per unghie contengono dei filtri speciali che rimuovono quasi tutti i raggi UV-B, quindi questo risultato non sorprende. Il test mostra che la quantità di raggi UV-B ai quali la pelle è esposta durante una gel manicure equivale ad una esposizione ai raggi solari di circa 17-26 secondi ogni giorno per 2 settimane.

2. L'esposizione ai raggi UV-A è molto bassa 

L'esposizione alla luce UV di una lampada per unghie è limitata a circa 2 volte al mese per un totale di circa 6~10 minuti per sessione. Il test mostra che l'esposizione ai raggi UV-A di una gel manicure corrisponde a circa 1,5~2,7 minuti di esposizione al sole quotidiana. 

Anche evitando un'esposizione al sole volontaria (spiaggia, piscina) quasi tutti noi ci esponiamo al sole per almeno qualche minuto al giorno, la luce della lampada UV non mi sembra più così pericolosa...

Aggiungo che a mio avviso lo studio di MacFarlane e Alonso è viziato: affermano di aver trovato due casi di tumore della pelle riconducibili all'esposizione ai raggi UV di una lampada unghie ma entrambe le pazienti oggetto dello studio vivono in Texas, un luogo caratterizzato da un clima caldo e soleggiato, dove una quotidiana esposizione alla luce solare è inevitabile. Come è possibile escludere che la causa dei tumori riscontrati sia la luce naturale e affermare con certezza che i raggi UV delle lampade per unghie siano i colpevoli?

Inoltre lo studio condotto da MacFarlane e Alonso contiene diversi errori e inesattezze sui prodotti UV per unghie e sui metodi di applicazione. L'errore più grossolano è rappresentato dal paragone con i lettini abbronzanti e dalla stima inesatta dell'esposizione ai raggi UV durante l'uso delle lampade per unghie. Mettere una mano in un lettino abbronzante dotato di 12 lampade UV da 100 watt non è uguale a mettere la stessa mano in una lampada unghie con 4 bulbi da 9 watt perché:

1. I lettini abbronzanti vengono utilizzati più spesso e per un tempo più lungo rispetto ad una lampada per unghie

2. Il wattaggio è un'unita di misura di consumo di energia e quindi di potenza, non una misura di emissione di raggi UV come sostenuto dalle dottoresse nel loro studio

3. La rifrazione dei raggi UV all'interno di un lettino abbronzante è senz'altro più elevata che in una lampada per unghie


***UPDATE***

Nell'ultimo mese questo argomento è molto chiacchierato perché il 17/01/2023 è stato pubblicato un nuovo studio da parte dell'Università della California San Diego (UCSD) nel quale si afferma che l'esposizione ai raggi UV delle lampade per unghie porterebbe al danneggiamento del DNA delle cellule e alla conseguente comparsa di tumori della pelle (potete leggerlo qui).

Jim McConnell ha deciso di pubblicare un articolo molto interessante per spiegare perché questo studio non è accurato ma, soprattutto, per quale motivo ha ottenito risultati forzati e non veritieri. Se volete approfondire l'argomento vi consiglio di leggerlo, lo trovate qui: 

https://www.lightelegance.com/blogs/news/our-chemists-broke-down-this-study-can-uv-nail-curing-lamps-cause-damage-to-dna-skin-cancer-heres-whats-wrong-with-this-study

Se avete difficoltà con l'inglese fatemelo sapere su instagram @thenailslookbook

Magari è superfluo, ma potrei fare un video per spiegarvi i vari punti che vengono confutati nell'articolo. Fatemi sapere!

Se vuoi saperne di più sulle lampade per unghie leggi anche Tutto quello che devi sapere sulle lampade per unghie.

Fonti:

Deborah F. MacFarlane e Carol A. Alonso "Occurrence of Nonmelanoma Skin Cancers on the Hands After UV Nail Light Exposure" (pubblicato sulla rivista scientifica American Medical Association consultabile a questo link) 

Doug Schoon, Paul Bryson e Jim McConnell "Do UV Nail lamps emit unsafe level of ultraviolet light?" (puoi leggere lo studio sul sito di Doug Schoon a questo link)

Doug Schoon "UV Nails Lamp are safe" (leggi l'articolo a questo link)

Iperidrosi e gel unghie: consigli per una manicure in gel a prova di sollevamenti


IPERIDROSI E GEL UNGHIE
Mano foto creata da valuavitaly - it.freepik.com

Il termine iperidrosi viene usato per indicare una condizione di eccessiva sudorazione, che può essere limitata ad alcune parti del corpo oppure generalizzata. 

Come è facile immaginare, l'iperidrosi rappresenta un ostacolo alla corretta applicazione di gel e smalti semipermanenti. 

Come ti ho spiegato nel post Perché il gel si solleva? Le cause principali e come rimediare infatti, alla base di una manicure in gel che dura nel tempo c'è senz'altro la fase di preparazione dell'unghia, durante la quale l'unghia naturale viene opacizzata e sgrassata. Per chi soffre di iperidrosi mantenere la lamina ungueale asciutta e pulita può risultare difficile ma non temere, se seguirai i miei consigli potrai minimizzare gli effetti di questa patologia e assicurarti una gel manicure a prova di sollevamenti!

1. SPRAY IGIENIZZANTE A BASE DI ALCOOL

IPERIDROSI E GEL UNGHIE
Consistenza foto creata da freepik - it.freepik.com

Prima di iniziare vaporizza sulle mani uno spray igienizzante a base di alcool, anche più volte se necessario. Questo tipo di prodotto contrasta il sudore e ti aiuterà ad eliminare le sostanze oleose presenti sulla cute.

2. PRE-GEL DISIDRATANTE

Applica un prodotto pre-gel sgrassante/disidratante sulla lamina ungueale e sulla pelle circostante, anche più volte se necessario (non spaventarti, l'azione disidratante che abbassa il grado di umidità della lamina e della pelle è temporanea).

3. LAVORA SU UN'UNGHIA ALLA VOLTA

IPERIDROSI E UNGHIE
Affari foto creata da freepik - it.freepik.com


Meglio preparare e applicare il gel su un'unghia alla volta, in questo modo non rischi di sprecare il lavoro fatto. Fai attenzione a non toccare le unghie opacizzate con il polpastrello o con il palmo della mano altrimenti dovrai prepararle da capo.

4. USA IL BOROTALCO E/O UN GUANTO DI COTONE

Applica sulla pelle delle mani un po' di borotalco per ridurre sudore ed umidità ed evitare il più possibile la contaminazione della lamina ungueale. In alternativa al borotalco indossa un guanto di cotone.

Gel solidi: caratteristiche, pregi, difetti e confronto con i color gel tradizionali

GEL SOLIDO VS COLOR GEL - CARATTERISTICHE E DIFFERENZE

CHE COSA SONO I GEL SOLIDI?

Gel solido, cream gel, mud gel, cake gel, jelly gel... Tanti nomi per definire un unico tipo di gel! 

Il gel solido è un particolare tipo di gel UV caratterizzato da un'elevata pigmentazione e da una consistenza cremosa fuori dal comune che lo rende diverso da ogni altro gel UV in commercio.

Il gel solido nasce circa 2 anni fa in Giappone, dove - ormai lo sappiamo - l'industria delle unghie e della nail art è senz'altro al massimo dell'espansione. Nonostante in Asia sia in commercio da un po', i gel solidi sono diventati popolari nel resto del mondo solo recentemente, specialmente grazie ai social, soprattutto Instagram. 

Ma cosa ha generato questo hype? È davvero possibile sostituire i gel color tradizionali con questa nuova versione di gel? (spoiler: no)

Vediamo insieme le caratteristiche dei gel solidi, in cosa differiscono dai gel color tradizionali e quali sono gli svantaggi nell'uso di questo tipo di prodotto.

GEL SOLIDI - CARATTERISTICHE E CONFRONTO CON I GEL COLOR

1. OTTIMA COPRENZA

I gel solidi garantiscono un'ottima coprenza già al primo strato, anche usando pochissimo prodotto. Questa caratteristica ci consente di risparmiare molto tempo nel processo di applicazione rispetto ai gel color normali e ci permette di ottenere un'unghia molto sottile e dall'aspetto naturale.

2. LINEE DEFINITE

La consistenza e la pigmentazione che contraddistinguono i gel solidi fa sì che il colore depositato sull'unghia non si muova in nessun caso. Ciò si traduce nella possibilità di disegnare linee perfette, definite e nitide senza sforzo.

3. PRONTI ALL'USO

A differenza dei gel color tradizionali, i gel solidi non devono mai essere mescolati e quindi sono sempre pronti all'uso. Inoltre, dato che non colano nemmeno se viene capovolta la confezione, sono molto pratici da portare in giro.

4. PERFETTI PER IL BABY BOOMER

I gel solidi sono perfetti per realizzare nail art che richiedono l'uso della spugnetta, come ad esempio il baby boomer. A differenza di quanto accade con i gel color normali, non si creano bolle sulla superficie dell'unghia e l'effetto aerografato è garantito, anche con i colori più pigmentati (come bianco e nero).

GEL SOLIDO


GEL SOLIDI - GLI SVANTAGGI

1. GAMMA DI COLORI LIMITATA

Rispetto ai color gel normali la gamma di colori dei gel solidi, almeno per il momento, è limitata ai soli solid color. Non esistono gel solidi effetto vetro o semiopachi.

2. NON SONO AUTOLIVELLANTI

I gel solidi sono coprenti ma non sono autolivellanti. Per stenderli correttamente e ottenere uno strato compatto di colore è necessario fare pratica.

3. NON PER TUTTE LE NAIL ART

I gel solidi non sono adatti per realizzare tutte quelle nail art che sfruttano l'autolivellamento del prodotto, come ad esempio le marble.

4. POLIMERIZZAZIONE PIÙ LUNGA

Essendo cremosi e molto pigmentati, i gel solidi hanno bisogno di un tempo di polimerizzazione leggermente più lungo rispetto ai gel color tradizionali (un po' come accade con i gel color nail art).


USO DEI GEL SOLIDI - I MIEI CONSIGLI

Per ottenere uno strato compatto di colore senza segni o striature devi applicare poca pressione sulle setole del pennello durante la stesura.

I gel solidi possono essere confezionati nel classico barattolino (pot) sottoforma di palette simili a quelle degli ombretti. Se hai deciso di acquistarli fai attenzione al rapporto quantità/prezzo.

Le linee disegnate con i gel solidi tendono ad essere leggermente in rilievo. Sigilla l'unghia con un abbondante strato di top coat per eliminare ogni possibile dislivello.

Non mescolare MAI un gel solido. Mescolando rischi di introdurre bolle d'aria nel prodotto e di rovinarne la consistenza. Puoi comunque mischiare 2 o più gel solidi fra loro sulla palette per creare un nuovo colore.

Ti insegno step by step come preparare correttamente un nuovo pennello per gel uv

COME PREPARARE UN NUOVO PENNELLO PER GEL

Come ti avevo promesso nelle mie stories unboxing, con questo post voglio spiegarti come si procede alla preparazione di un nuovo pennello per gel. 

Quello che vedi in foto è uno dei miei nuovi gel brush del brand Shinygel che ho acquistato su Amazon Giappone. È un pennello realizzato con setole pregiate, prodotte nella prefettura di Kumano, famosa nel mondo proprio per la produzione di pennelli di alta qualità per diversi utilizzi.

Userò questo "nuovo arrivato" per mostrarti in un video come preparare il pennello per l'utilizzo del gel. Il video ti sarà molto utile per imparare come allungare la vita del tuo pennello e come ottenere risultati professionali col minimo sforzo.

PREPARAZIONE DEL PENNELLO PER GEL

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STEP 1: ELIMINARE LO STRATO DI ADESIVO

Non è una regola, ma è bene sapere che molto spesso le setole dei pennelli nuovi sono ricoperte di un sottile strato di un adesivo speciale. Questo adesivo permette di mantenere la forma del pennello inalterata e le setole compatte fino al primo utilizzo.

Per preparare correttamente il pennello è fondamentale eliminare ogni residuo di questo adesivo. Per farlo io uso l'alcool isopropilico (se non ce l'hai puoi usare un gel cleanser, possibilmente scegline uno che non contiene coloranti o fragranze aggiunte), ne verso un po' su un dischetto di cotone e ci passo su il pennello. Non imprimo forza né fletto le setole, strofino con delicatezza il pennello sempre nella stessa direzione, su entrambi i lati e parallelamente al dischetto, mai perpendicolarmente!

STEP 2: AMMORBIDIRE LE SETOLE

Per lavorare bene con il gel ho bisogno che le setole del pennello seguano il movimento con fluidità. A seguito dello step 1 invece le setole ora sono secche e, quando appoggio il pennello sulla palette e premo leggermente, tendono ad allargarsi. È a questo punto che inizia la vera e propria preparazione del pennello.

Deposito sulla mia palette un po' di clear gel - quindi un gel trasparente di medio/bassa viscosità - e immergo le setole del pennello nel il prodotto, sia da un lato che dall'altro. Così facendo il gel penetra nelle setole rendendole più morbide ed elastiche.  

Muovendo il pennello da destra verso sinistra posso vedere chiaramente che le setole, pur restando compatte, seguono un movimento fluido. È esattamente quello che mi serve per applicare il gel in maniera impeccabile evitando striature o segni durante la stesura.

Come puoi vedere nel video il gel ha ricoperto circa 2/3 delle setole del pennello. È meglio evitare che il gel vada a finire anche alla base del pennello, sia in fase di preparazione che in fase di utilizzo, perché è in quel punto che le setole sono incollate alla parte in metallo. 

Se il gel raggiunge anche quel punto dovrei utilizzare un cleanser o cleaner per pulirlo e rischierei di compromettere l'adesione delle setole alla base e, di conseguenza, la vita del pennello.

Quando ho terminato scarico il gel in eccesso su una parte pulita della palette e... Il mio pennello è pronto per essere utilizzato :)

RICORDA:

Se come me usi un gel che non contiene solventi puoi ripetere lo step 2 anche dopo l'utilizzo del gel, prima di riporre il pennello, così facendo manterrai sempre intatta la forma originale del pennello e le setole saranno sempre morbide. Non dimenticare mai di chiudere il pennello con il suo cappuccio e di riporlo lontano dai raggi UV.

Forma, materiale, grana e diversi utilizzi: tutto quello che devi sapere sulle lime per unghie

TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE SULLE LIME PER UNGHIE


Le lime per unghie sono prodotti essenziali per effettuare una manicure o una ricostruzione unghie.

In commercio esistono molti tipi di lime per unghie che hanno forme e funzioni diverse. Principalmente le lime per unghie si differenziano per:

  • Forma
  • Materiale
  • Grana (anche detta ruvidità)

LIME PER UNGHIE - FORME E CARATTERISTICHE


1. EMERY BOARD

EMERY BOARD
È la lima per unghie base, realizzata in cartone o legno. La sua ruvidità modesta e la sua sottigliezza la rendono adatta a limare le unghie naturali e i laterali dell'unghia. Non si può disinfettare o lavare quindi dopo averla utilizzata è consigliabile gettarla via.


2. CLASSIC FILE

CLASSIC FILE

È la lima professionale dritta, realizzata in cartone con la spugna al centro. È più spessa rispetto alla emery board ed è molto flessibile, viene usata per dare la forma alle unghie ma anche per limarne la superficie. Ne esistono versioni che possono essere sanificate e che quindi possono essere riutilizzate.

3. BANANA

BANANA

È la lima per unghie professionale ricurva, anche questa è realizzata in cartone con la spugna al centro. La sua forma la rende perfetta per opacizzare la zona della lamina che si trova vicino alle cuticole o per dare la forma a unghie rotonde, ovali o a mandorla. Ne esistono versioni che possono essere sanificate e che quindi possono essere riutilizzate.

4. HALF MOON

HALF MOON

È la lima professionale a forma di mezzaluna, è realizzata in cartone con la spugna al centro. È molto versatile perché è un ibrido fra la lima classica e la lima banana. Ci si possono opacizzare facilmente tutte le zone della lamina ungueale e, grazie alla sua duplice forma, può essere usata sia per realizzare forme squadrate che rotonde. Ne esistono versioni che possono essere sanificate e che quindi possono essere riutilizzate.

5. DIAMOND

DIAMOND

La lima diamante è una delle più usate dalle onicotecniche, anche questa è un ibrido fra lima classica e lima banana, realizzata in cartone con spugna al centro. Grazie alla sua forma particolare e ai 2 angoli centrali permette di raggiungere e lavorare facilmente su tutte le parti dell'unghia. Ne esistono versioni che possono essere sanificate e che quindi possono essere riutilizzate.

6. BUFFER

BUFFER

Il buffer è lo strumento utilizzato per opacizzare la superficie delle unghie e per livellare le eventuali imperfezioni dello strato di gel o acrilico. Ne esistono di 2 tipi, il classico mattoncino oppure la versione spugnosa (con varie forme).


LIME PER UNGHIE - MATERIALI

Come abbiamo visto fin qui le lime realizzate in cartone sono particolarmente flessibili e si adattano a diversi impieghi, dalla limatura del margine libero all'abrasione dello strato superficiale della lamina in fase di preparazione dell'unghia prima dell'applicazione del prodotto. 

In commercio esistono anche anche lime in metallo e lime in vetro: le prime sono adatte a chi ha unghie spesse e dure, le seconde invece sono da prediligere per le unghie naturali più fragili. Entrambe sono sterilizzabili e quindi riutilizzabili.


LIME PER UNGHIE - GRANA

A seconda del lavoro da eseguire la lima non viene scelta solo per la sua forma ma anche in base alla sua ruvidità, espressa da un numero riportato sulla lima stessa.

Più questo numero è alto e più il potere abrasivo della lima è basso:

80/100: è una grana grossa, può essere usata per rimuovere hard gel, acrygel e acrilico, e cioè prodotti duri e applicati in strati piuttosto spessi. Sconsigliata per rimuovere soft gel o gel polish.

100/180: è una lima a grana media, viene usata per dare la forma alle unghie coperte con un prodotto, assolutamente sconsigliata su unghie fragili.

180/240: lima a grana a sottile, viene utilizzata nella fase di preparazione dell'unghia per opacizzare la lamina oppure per limare le unghie naturali senza danneggiarle.

Non è il gel a danneggiare le unghie ma chi lo applica e chi lo rimuove. Ti spiego perché e quali sono i danni più comuni

FALSI MITI SULLE UNGHIE
Mano foto creata da freepik - it.freepik.com


Se stai leggendo questo post molto probabilmente hai avuto (almeno) una brutta esperienza con gel e/o smalti semipermanenti e ora pensi che siano prodotti pericolosi che hanno rovinato le tue unghie.

Mi dispiace darti questa notizia ma non è così, i gel (o gli smalti semipermanenti) sono prodotti del tutto sicuri che non rovinano le unghie. Una lamina ungueale danneggiata è il risultato di un'applicazione o di una rimozione impropria del prodotto.

ASSOTTIGLIAMENTO DELLA LAMINA UNGUEALE

Una limatura aggressiva è la causa principale della maggior parte dei danni causati alla lamina ungueale. Se, dopo la rimozione, la parte di lamina ungueale che si trovava sotto il prodotto è più sottile rispetto alla ricrescita dell'unghia vuol dire che è stata limata eccessivamente o che è stata usata una lima troppo abrasiva.

L'assottigliamento della lamina dovuto ad una limatura eccessiva è una cosa che succede a chi è poco esperto, o magari a chi si fa le unghie in casa ed è alle prime armi, ma - ahimé - è una cosa che si verifica anche in salone. Ricorda: un vero professionista sa esattamente dove e quanto limare per non danneggiare la lamina e rispettare le unghie naturali della cliente.

UNGHIE DEBOLI DOPO LA RIMOZIONE?

Se, sempre dopo la rimozione, la lamina non è assottigliata ma appare molto flessibile sappi che non significa necessariamente che le unghie siano "più deboli". 

Quando la lamina è coperta dal gel acqua e oli naturali la attraversano più lentamente: ciò fa sì che che il naturale grado di umidità della lamina aumenti del 10-15%, più il grado di umidità è alto più la lamina è flessibile. Questo effetto può durare per diverso tempo, anche 12-24 ore dopo la rimozione. Quando il grado di umidità torna normale anche la lamina torna ad avere un livello normale di rigidità.

MACCHIE BIANCHE E ONICOLISI

Quando sulla superficie dell'unghia si presentano piccole macchie bianche è molto probabile che ci troviamo di fronte ad un altro danno da rimozione impropria, dovuto sempre ad una limatura eccessiva oppure ad un uso improprio degli attrezzi. 

Immergere l'unghia naturale nell'acetone o nell'acqua anche solo per pochi minuti rende la superficie temporaneamente più morbida e più suscettibile ai danni che si possono fare con lo spingicuticole (o con i bastoncini di legno) nel tentativo di forzare il sollevamento dei residui di prodotto. 

Il tempo è nemico della brava onicotecnica.

Se il prodotto fa resistenza e non si solleva facilmente è meglio procedere di nuovo con l'acetone piuttosto che insistere, rischiare di danneggiare la lamina o provocare il suo sollevamento dal letto ungueale (onicolisi) solo per risparmiare tempo è pericoloso e controproducente.

CURA E MANTENIMENTO

Se il gel è correttamente applicato e rimosso non ci sarà alcun danno all'unghia naturale. Ma se è vero che l'onicotecnica deve fare la sua parte, è altrettanto vero che anche la cliente deve curare e mantenere le unghie nel modo corretto:

  1. Applica spesso un olio per cuticole di qualità
  2. Indossa guanti protettivi quando maneggi detersivi o altre sostanze chimiche
  3. Non sollevare meccanicamente lo strato di gel con le unghie o con i denti (così facendo sollevi anche gli strati più superficiali della lamina rendendola più sottile)
  4. Non far passare troppo tempo dall'applicazione del gel e la seduta successiva (se la ricrescita diventa eccessiva la lamina tende a flettere perché la struttura dell'unghia non è bilanciata)

Le unghie non respirano: ti spiego perché e come funziona la crescita dell'unghia

FALSI MITI SULLE UNGHIE
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Ebbene sì, le unghie non respirano. Si tratta di uno dei falsi miti sulle unghie più diffusi al mondo e se qualcuno ti ha detto che dovresti smettere di applicare gel o altri prodotti sulle tue unghie "per farle respirare" probabilmente stiamo parlando di una persona che non conosce l'argomento e che non sa come funziona davvero la crescita delle unghie.

La lamina ungueale (anche detta corpo ungueale) non è un tessuto vivo, non è dotata di polmoni e non ha l'abilità di assorbire l'ossigeno contenuto nell'aria. Tutto quello di cui la lamina ungueale ha bisogno per crescere proviene dalla matrice dell'unghia e dal letto ungueale.

ANATOMIA DELL'UNGHIA

Il 100% dell'ossigeno di cui la matrice dell'unghia ha bisogno per svolgere la sua funzione proviene dal flusso sanguigno, ed è sempre tramite il flusso sanguigno che la matrice espelle le scorie. Ne l'aria né le sostante nutrienti possono essere assorbite dalla lamina ungueale. Ciò significa che le unghie potrebbero crescere senza problemi anche in un ambiente privo di aria. 

Quando la lamina ungueale è coperta da uno strato di prodotto (può essere smalto tradizionale, gel, acrilico, non importa) l'unica differenza apprezzabile è che l'umidità e gli oli naturali attraversano la lamina ungueale più lentamente. Ciò si traduce in un aumento dell'umidità di circa 10-15% e di conseguenza ad un aumento della flessibilità della lamina ungueale.

Una volta rimosso correttamente il prodotto la lamina ungueale può sembrare più morbida ed è per questo che molte persone pensano che che prodotti come gel o acrilico rendono le unghie più deboli. In realtà flessibilità non vuol dire debolezza, l'unghia in quel momento contiene solo più acqua e per questo flette più facilmente. Nel giro di 1 ora circa il livello di umidità si stabilizza nuovamente e l'unghia torna ad avere la sua consistenza normale.

L'unico vero motivo per il quale dovresti prendere una pausa dai trattamenti unghie è strettamente correlato alla condizione delle unghie stesse e dei tessuti circostanti: se ci sono delle ferite, infezioni, qualsiasi tipo di reazione allergica o irritazioni della pelle rimuovi il prodotto e rivolgiti al tuo medico per avere la diagnosi ed eventualmente una cura idonea (ricorda: le onicotecniche non sono autorizzate a dare consigli medici).

Scopri tutto quello che devi sapere sullo strato di dispersione dei gel UV: che cos'è e a cosa serve?

Per "strato di dispersione" - o più tecnicamente "strato di inibizione ossidativa" - si intende quel residuo appiccicoso che si crea sul gel in conseguenza all'esposizione ai raggi UV della lampada. 

Ma perché si crea lo strato di dispersione del gel?

Ho letto e sentito di tutto sullo strato di dispersione ma la chimica, come la matematica, non è un'opinione:

Lo strato di dispersione è lo strato più superficiale del gel che, anche se esposto ai raggi UV, non può polimerizzare poiché ostacolato dal contatto con l'ossigeno ambientale. 

STRATO DI DISPERSIONE DEL GEL
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Quando la luce UV colpisce le resine composite (come il gel per unghie) innesca la cosiddetta reazione di polimerizzazione per la quale gli oligomeri contenuti all'interno della resina si legano fra loro formando un polimero, nel nostro caso lo strato di gel indurito. L'ossigeno naturalmente presente nell'aria interferisce con la reazione chimica e fa sì che la parte più superficiale del gel rimanga densa e appiccicosa.

Lo spessore (o la totale assenza) dello strato di dispersione varia in base alla formulazione del gel stesso ma di fatto non pregiudica la durata della manicure né la rende più longeva.

Sì, hai letto bene, lo strato di dispersione non favorisce particolarmente l'adesione degli altri prodotti... É solo gel! Una volta che verrà coperto con il prodotto successivo non sarà più in contatto con l'ossigeno e quindi polimerizzerà correttamente.

Ma quindi lo strato di dispersione deve essere rimosso?

Non necessariamente.

  • Se i prodotti che stai utilizzando fanno tutti parte di un unico gel system dovrai eliminare solo l'ultimo strato di dispersione, e cioè quello del top coat. 
  • Se utilizzi gel di produttori diversi potresti incorrere in alcune incompatibilità chimiche che pregiudicano l'adesione del prodotto e in generale la durata della manicure.
Come ho detto prima lo strato di dispersione è gel non polimerizzato. Se sopra ad un base coat  polimerizzato applico un gel color di un brand diverso sostanzialmente sto mischiando sull'unghia 2 prodotti con caratteristiche e formulazioni potenzialmente diverse che potrebbero non essere compatibili fra loro.

Non sto dicendo che non puoi fare mix & match con prodotti ma ti consiglio di rimuovere lo strato di dispersione del gel tra un prodotto e l'altro per evitare problemi ;)

Scopri quali sono le 10 principali cause di sollevamento del gel e come rimediare per eseguire una manicure sempre perfetta


PERCHE IL GEL SI SOLLEVA? LE CAUSE PRINCIPALI E COME RIMEDIARE
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Almeno una volta sarà capitato anche a te: hai eseguito una manicure in gel apparentemente perfetta ma dopo pochi giorni (o poche ore!) il gel si è sollevato oppure si sono create delle bolle d'aria.

Scopriamo insieme le 10 principali cause di sollevamento del gel e cosa fare per evitarlo:

1. HAI USATO LA LAMPADA SBAGLIATA

Come ti ho spiegato nel post dedicato alle lampade per unghie controlla sempre la confezione del gel che stai per applicare. Sull'etichetta viene riportato il tipo di luce (UV o LED) per la quale il gel è progettato. Non tutti i gel che polimerizzano in lampada UV polimerizzano anche in lampada LED e viceversa, assicurati di utilizzare una lampada che sia compatibile con il sistema di gel che stai utilizzando.

2. CONTATTO CON LA PELLE

Il gel è entrato in contatto con le cuticole oppure con la pelle intorno all'unghia. Quando l'unghia cresce questo contatto si trasforma in un punto di ingresso per l'aria perché il gel non è correttamente sigillato. Fai sempre attenzione quando stendi il gel e, se necessario, elimina il prodotto in eccesso prima di procedere alla polimerizzazione.

3. STRATO TROPPO SPESSO

Uno strato troppo spesso di prodotto polimerizza più difficilmente, soprattutto se il colore è particolarmente pigmentato. Stendi sempre strati sottili di prodotto e segui i tempi di polimerizzazione indicati dal produttore.

4. ERRATA PREPARAZIONE DELL'UNGHIA

Questa è senz'altro la causa principale di sollevamento del gel. Assicurati di eliminare con cura la naturale lucidità dell'unghia pulendo con il cleanser, opacizzando con un buffer o una lima 180 tutta la superficie e po, di nuovo, pulendo bene con il cleanser. 

5. CONTATTO PROLUNGATO CON L'ACQUA

Se le tue unghie sono state in contatto con l'acqua a lungo potrebbero verificarsi problemi di adesione con il gel. Questo accade perché le unghie tendono ad assorbire i liquidi. In linea generale ti consiglio di utilizzare i guanti per evitare il contatto, in fase di applicazione del gel procedi con una preparazione dell'unghia ad hoc utilizzando un deidratante e/o un primer per aumentare l'adesione.

6. MIX DI PRODOTTI

Stai mixando prodotti appartenenti a linee o brand diversi. Non è necessariamente sempre sbagliato ma se il gel si solleva potrebbe accadere perché questi prodotti non sono compatibili. Lo strato di dispersione, che altro non è che gel non polimerizzato, entra in contatto con il prodotto che applichi successivamente, se e prodotti non sono compatibili questo mix può risultare fatale. Fai delle prove per capire come e se puoi mixare i tuoi prodotti oppure usa solo quelli che fanno parte dello stesso sistema gel. 

7. URTI RIPETUTI

Gli urti ripetuti possono provocare sollevamenti del gel nella zona del girocuticola, lateralmente oppure sul margine libero. Cerca di fare attenzione oppure opta per una lunghezza più contenuta.

8. PROBLEMI CON LA LAMPADA

Un'altra causa molto comune dei sollevamenti del gel è da ricercarsi nella lampada: i bulbi della lampada UV potrebbero essere esauriti, l'apparecchio potrebbe non funzionare a dovere oppure potrebbe essere poco potente. Tutte queste possibilità impediscono una corretta polimerizzazione del prodotto, valuta la sostituzione della tua lampada con una nuova e più potente.

9. MEDICINALI

Alcuni medicinali possono agire sulla salute dell'unghia naturale, ad esempio rendendola più secca e friabile. Se non puoi evitare questa interazione puoi effettuare qualche test di durata utilizzando dei mediatori di aderenza come primer e bonder.

10. GRAVIDANZA

Così come i medicinali, anche la gravidanza può avere effetti sulle unghie naturali e la loro normale condizione. Prova un sistema gel diverso oppure esegui una manicure tradizionale, meglio evitare l'utilizzo di primer aggressivi.

E TU CONOSCI ALTRE CAUSE DI SOLLEVAMENTO DEL GEL? 


Applicazione full cover tips: i 5 errori più comuni da evitare per una ricostruzione perfetta e duratura

Ti ho già parlato della ricostruzione unghie con le full cover tips in gel e seguendo il tutorial step by step hai imparato come si esegue questa tecnica. È vero, si tratta di un metodo più semplice rispetto ai tradizionali gel e acrilico, ma anche l'applicazione delle full cover tips nasconde delle insidie.

APPLICAZIONE FULL COVER TIPS

Vediamo insieme quali sono gli errori più comuni nell'applicazione delle full cover tips:

1. SCEGLIERE LA TIP DELLA MISURA SBAGLIATA

Cosa succede se scelgo la tip della misura sbagliata? Se è troppo grande coprirà le cuticole e, oltre ad essere antiestetica, la tip farebbe colare il prodotto sulla pelle. Se la tip è piccola dovrò esercitare troppa pressione per farla aderire, potrebbero formarsi delle bolle d'aria e di conseguenza la tip salterebbe facilmente. Fai più prove con le varie misure e scegli la tip che meglio si adatta alla tua unghia naturale. Non dimenticare che puoi limarla per renderla perfetta, ad esempio in corrispondenza del giro cuticola. Solitamente le misure che vanno bene per una mano vanno bene anche per l'altra ma è consigliabile comunque provare le tip su entrambe le mani. (questo consiglio vale anche per l'applicazione delle tradizionali tip in plastica!)

2. NON PREPARARE BENE L'UNGHIA NATURALE

Se non preparo adeguatamente l'unghia naturale la tip potrebbe staccarsi. Proprio come per ogni altro metodo di ricostruzione unghie o per l'applicazione dello smalto semipermanente la preparazione dell'unghia è uno step super importante. Bisogna sempre spingere indietro le cuticole e opacizzare l'unghia accuratamente utilizzando un buffer. Così facendo sgrassiamo la superficie dell'unghia e la rendiamo porosa, cosa fondamentale per far sì che il gel aderisca alla perfezione e duri a lungo.

3. NON PREPARARE BENE LA TIP

Se non opacizzo la superficie interna della tip (la parte che andrà a contatto con l'unghia naturale) rischio che la tip possa sollevarsi al primo urto. Opacizzare la tip è importante tanto quanto la preparazione dell'unghia naturale ed è uno step che non può essere saltato. Nel video ti mostro bene come fare utilizzando la fresa ma puoi usare anche un buffer o una lima. Non dimenticare di stendere il primer anche sulla tip e non solo sull'unghia.

4. USARE POCO PRODOTTO O IL PRODOTTO SBAGLIATO

Se uso poco prodotto rischio che parte della tip non aderisca correttamente all'unghia naturale, e se l'adesione non è completa ovviamente la tip si solleverà con estrema facilità. Nel dubbio è meglio abbondare con il prodotto ma non temere, col tempo e po' di pratica affinerai la tecnica e ti regolerai sempre meglio (non posso indicarti una quantità di prodotto "standard" perché lunghezza e larghezza dell'unghia sono variabili).

Anche la scelta del prodotto è fondamentale per una buona esecuzione. Scegli sempre un gel che sia viscoso e non troppo liquido, un gel costruttore o una rubber base sono perfetti! (no, il top coat non va bene!)

5. FAR ADERIRE LA TIP ALL'UNGHIA IN MODO ERRATO

Se faccio aderire la tip all'unghia in modo sbagliato è molto probabile che si formino delle bolle d'aria che comprometteranno la durata della manicure. Come ti mostro nel video, è necessario far aderire la tip all'unghia con un gesto deciso, appoggiandola - inclinata - dalla zona vicina alle cuticole e premendo poi gradualmente verso il margine libero dell'unghia. Attenzione, non imprimere troppa forza, il prodotto potrebbe fuoriuscire dai bordi. (Questa tecnica vale anche per l'applicazione delle tradizionali tip in plastica)

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